Quali requisiti, documenti e spese ammesse per ottenerlo?

Bonus ristrutturazione 2019: quali sono i requisiti 2019 per fruire della detrazione 50% sulle spese di riqualificazione edilizia?

Il bonus per la detrazione ristrutturazione 2019 è stato prorogato con gli stessi requisiti e modalità di fruizione del 2018.

Per cui fino al 31 dicembre 2019, i contribuenti, possono continuare a beneficiare della detrazione 50% del bonus ristrutturazione 2019.

Come funziona il bonus ristrutturazione?

Il bonus ristrutturazione 2019, funziona come nei passati anni, per cui il contribuente interessato a fruire della detrazione delle spese, deve effettuare il pagamento di tutte le spese mediante il cd. bonifico parlante bancario o postale riportante l’apposita dicitura.

Il contribuente, al fine di fruire del bonus ristrutturazioni 2018, deve pagare i lavori di ristrutturazione SOLO ed esclusivamente tramite il cd. bonifico parlante, ossia mediante bonifici bancari o postali, carta di credito o debito, indicati i seguenti dati:

  • causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma:  articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • codice fiscale del beneficiario;
  • codice fiscale o Partita Iva di chi esegue i lavori.

Per l’esecuzione dei lavori di parti comuni dei condomini:

  • causale del versamento: per i lavori edili va indicata la seguente norma:  articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
  • codice fiscale del beneficiario;
  • Partita Iva o codice fiscale di chi esegue i lavori.
  • Codice fiscale del condominio;
  • Codice fiscale dell’amministratore o del condomino che effettua il pagamento.

Nel bonifico ristrutturazione, vanno indicate anche tutte le persone che sostengono la spesa e che vogliono di conseguenza fruire della detrazione.

Il contribuente assoggettato all’IRPEF o all’IRES ha la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute per un massimo di 96.000, suddividendo l’importo totale della detrazione spettante, in 10 quote annuali di pari importo conservando tutta la documentazione insieme ai dati catastali dell’immobile oggetto dei lavori agevolabili con il bonus.

Bonus ristrutturazione 2019 a chi spetta?

Chi ha diritto al Bonus ristrutturazione 2019 è il:

  • proprietario;
  • nudo proprietario;
  • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatario o comodatario;
  • familiare convivente;
  • coniuge separato;
  • socio di cooperative divise e indivise;
  • l’imprenditore individuale ma solo per l’immobile non strumentale o merce;
  • soggetto che produce redditi in forma associata, per cui società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari, alle stesse condizioni previste per l’imprenditore individuale.

Altresì il bonus ristrutturazione spetta in caso di preliminare di vendita, compresso, a chi ha acquistato l’immobile se:

  • è entrato in possesso dell’immobile;
  • esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
  • è stato regolarmente registrato il compromesso.

Inoltre bonus ristrutturazione 2019 spetta anche a chi esegue i lavori sull’immobile da solo, in questo caso si ha diritto alla detrazione delle spese di acquisto dei materiali edili.

Bonus ristrutturazione 2019 quali sono le spese ammesse in detrazione al 50%?

Bonus ristrutturazione 2018: elenco spese ammesse
Tipi di interventi e lavori di ristrutturazione
  • Interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le parti comuni degli edifici residenziali ed elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001 per le singole unità immobiliari residenziali a prescindere dalla categoria catastale cui appartengono.
  • interventi di ricostruzione o ripristino sull’immobile danneggiato a causa di calamità;
  • interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
  • lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche come ascensori o montacarichi e l’installazione di strumenti idonei alla mobilità interna ed esterna di portatori di handicap gravi definiti tali in base alla legge 104;
  • interventi di prevenzione di atti illeciti: per cui sono ammesse le spese per l’acquisto di cancelli, porte blindate, videosorveglianza, ecc;
  • interventi per la cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
  • lavori finalizzati al conseguimento di risparmio energetico;
  • adozione di misure antisismiche;
  • bonifica dall’amianto;
  • riparazione di impianti per la sicurezza domestica: riparazione prese, sostituzione del tubo del gas ecc;
  • installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
  • vetri anti-infortunio;
  • installazione del corrimano.

Oltre alle spese per l’esecuzione degli interventi ristrutturazione, sono detraibili anche le seguenti spese:

  • spese di progettazione;
  • spese per prestazioni professionali;
  • spese per la messa in regola degli impianti elettrici e a metano;
  • spese per l’acquisto dei materiali;
  • spese per il rilascio della certificazione di conformità dei lavori;
  • spese per perizie e sopralluoghi;
  • IVA, bollo e i diritti: di concessioni, autorizzazioni e denuncia inizio lavori;
  • oneri di urbanizzazione;
  • costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi e agli adempimenti per fruire degli interventi agevolati.

Sono ESCLUSE invece le spese di trasloco e custodia mobili.

Bonus ristrutturazione 2019 quali sono i documenti necessari alla detrazione?

Bonus ristrutturazione 2019 documenti: qual è la documentazione che serve per ottenere lo sconto Irpef? Ecco i documenti necessari da conservare e presentare in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate:

Anche una sola della suddetta documentazione eventualmente mancante e necessaria per la tipologia di ristrutturazione in caso di controllo fiscale da parte dell’agenzia delle entrate può causare la perdita del bonus.

Rimane in vigore anche per il 2019 il cosiddetto “bonus mobili”, ossia l’acquisto di elettrodomestici e arredi legati a una ristrutturazione edilizia che deve essere stata iniziata nel 2018 e nel corso del 2019 su un importo massimo di 10mila euro e può essere detratta dalle tasse in dieci quote annuali.

Il bonus mobili e arredi 2019 è una misura di agevolazione fiscale a favore di quanti realizzeranno interventi di ristrutturazione edilizia (si intendono anche le opere di manutenzione straordinaria o restauro e risanamento conservativo realizzabili con titolo edilizio CILA) tra quelli compresi nella detrazione del 50% sull’imponibile IRPEF.

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.

Esso consente di portare in detrazione sulla propria dichiarazione dei redditi fino al 50% delle spese per l’acquisto di mobili destinati ad arredare l’unità immobiliare oggetto dei lavori o le parti comuni del condominio fino a una spesa massima di 10.000 euro, rimborsabili in 10 rate annue di pari importo.

Il Bonus Mobili e Arredi 2019 può essere sfruttato da coloro che hanno intrapreso lavori edilizi compresi tra quelli detraibili con il bonus ristrutturazioni a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al 31 dicembre 2019 per:

  • mobili nuovi
  • grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A per i forni), per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.

A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Per qualsiasi chiarimento, informazioni e preventivi per pratiche edilizie di ristrutturazione potete contattarmi mediante la sezione CONTATTI

Geom. Marco Tommei
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